30.1.12

LECH MAJEWSKI E IL GIARDINO DELLE DELIZIE

Innanzitutto voglio fare una breve introduzione di protesta, non servirà a niente, ma chi se ne frega, quello che conta è lo sfogo.
The Garden of Earthly Delights è una co-produzione Italia-Gran Bretagna, un film che è un meraviglioso viaggio attraverso l'arte. Girato in Italia in una città come Venezia e realizzato con il supporto di una società italiana, Mestiere Cinema (a cui faccio i più vivi complimenti), la quale ha però dichiarato con rammarico, di non voler più realizzare film di questo stile. Perchè? Il motivo naturalmente è che poi questi film non vengono distribuiti nel nostro caro e amato Paese. Nel caso specifico del film di Majewski, nonostante la realizzazione e il supporto italiani e la proiezione al Roma International Film Festival, con relativo riconoscimento del Gran Premio della Giuria, non è ancora disponibile una distribuzione in dvd sul nostro mercato. Come al solito bisogna ricorrere alle etichette estere, naturalmente in lingua inglese e senza uno stralcio di sottotitoli! Decisamente Vergognoso! (si, con la V maiuscola).
Capisco che la cosiddetta massa sia propensa per un cinema baraccone e di puro intrattenimento, affollando come invasati quei multisala che oramai sono diventati degli enormi luna-park (meno male che resistono ancora le care salette d'essai). Ma almeno una minima distribuzione in supporto, per un film che al 70% può essere considerato nostro, accontentando anche quelle persone che nel cinema cercano altro, è chiedere veramente troppo? Stop!
Ok, ora torniamo a parlare di The Garden of Earthly Delights e delle sequenze che meglio rievocano il trittico di Bosch.
Come scrivevo nella recensione, le surreali visioni di Lech Majewski si concentrano nei vari momenti dove Claudia coinvolge Chris nella rappresentazione vivente dell'opera di Bosch, e il suo immenso desiderio di realizzarne un film.

Una breve sintesi sul quadro
IL GIARDINO DELLE DELIZIE di Hieronymus Bosch, è un trittico a olio su tavola della misura di 220x389 cm. Realizzato approssimativamente tra il 1480 e il 1490, è attualmente conservato nel Museo del Prado di Madrid ed è ritenuto il capolavoro dell'artista, nonchè la sua opera più ambiziosa e complessa.
L'opera rappresenta numerose scene bibliche e ha probabilmente lo scopo di descrivere la storia dell'umanità attraverso la dottrina cristiana medievale.
È formata da un pannello centrale di forma pressoché quadrata al quale sono accostate due ali rettangolari richiudibili su di esso; una volta piegate mostrano una rappresentazione della Terra durante la Creazione. Le tre scene del trittico aperto sono probabilmente da analizzare in ordine cronologico da sinistra verso destra, per quanto non vi sia la certezza di questa lettura. Il pannello di sinistra rappresenta Dio quale perno dell'incontro tra Adamo ed Eva; quello centrale è una vasta veduta fantastica di figure nude, animali immaginari, frutti di grandi dimensioni e formazioni rocciose; quello di destra è invece una visione dell'Inferno e rappresenta i tormenti della dannazione.
                                           
da Wikipedia

Majewski, pur ispirandosi principalmente al pannello centrale, che dà il nome all'opera stessa, inserisce qualche spunto anche dal Giardino dell'Eden e
dall'Inferno Musicale. Ho voluto confrontare le scene della rappresentazione dei due protagonisti con quelle raffigurate nel quadro, procedendo per ordine di apparizione come nella pellicola.

1) LA VALIGIA
Nel film: Claudia e Chris cercano ironicamente di rinchiudersi all'interno di una valigia.
Nel quadro: l'immagine, raffigurata nella parte bassa, ci mostra un uomo che trasporta sulle spalle un'enorme conchiglia dove all'interno s'intravedono fuoriuscire le gambe di due persone (Il Giardino delle Delizie).


2) IL GRANCHIO E IL PESCE
Nel film: Durante una delle loro escursioni per Venezia, i due protagonisti s'imbattono in una bancherella del pesce e si soffermano ad osservare un granchio, un polpo e un pesce. Chris filma il tutto, la loro idea è quella di realizzare una scena sulla creazione.
Nel quadro: nel pannello sinistro del trittico, raffigurante Il Giardino dell'Eden, una serie di animali anfibi esce dall'acqua (roccia antropomorfa, posizione centrale a destra). Un grosso pesce è raffigurato anche nel pannello centrale, in basso.

 

3) L'UOVO
Nel film: Chris si posiziona, a turno, una serie di uova sulla testa, cercando di farle stare in equilibrio senza farle cadere. Ogni tanto l'inquadratura si sposta verso il basso, mostrandoci il risultato di questa performance: una frittata!
Nel quadro: nell'Inferno Musicale viene raffigurato un uomo accovacciato con un enorme uovo sulla schiena.


4) LA FONTANA
Nel film: sequenza notturna, i due protagonisti inscenano un balletto nudi sotto una fontana, improvvisamente si sente la sirena della polizia e i due cominciano a fuggire per le vie della città.
Nel quadro: Verso il centro, a sinistra, è raffigurato un laghetto con una coppia danzante, intorno a loro una serie di persone viene scrutata da enormi animali. (Il Giardino delle Delizie)


5) LA VESTIZIONE DEL NYLON
Nel film: al mattino sulla spiaggia, Claudia si mette in posa coperta solamente da un telo di nylon trasparente.
Nel quadro: verso il centro a destra, tre persone sostano sotto una specie di pianta a forma di ombrello trasparente (Il Giardino delle Delizie)


6) L'INVOLUCRO DEL PIACERE
Nel film: questa è una delle scene che riesce a rappresentare al meglio una delle raffigurazioni contenute nell'opera, e si collega direttamente alla vestizione del nylon. La coppia si abbandona ai piaceri della carne all'interno di un involucro sferico di plastica trasparente, costruito e sistemato al centro del soggiorno.
Nel quadro: sempre nel lago dov'è raffigurata la coppia danzante, un'altra coppia si abbraccia all'interno di una bolla trasparente supportata da un gambo che emerge dall'acqua, una sorta di strano fiore.

7) I PIACERI DEL PALATO
Nel film: sequenza successiva alla n°6, ci mostra una bellissima inquadratura di Claudia mentre riposa all'interno dell'involucro, addornata da una vasta quantità di uva e frutti di bosco (forse la rappresentazione migliore di tutte). Subito dopo vediamo la mano di Chris che imbocca la donna con una ciliegia (nell'opera di Bosch, simbolo della lussuria e del peccato). La scena si conclude con una Claudia sensualissima, mentre assapora un'anguria.
Nel quadro: svariate sono le situazioni presenti nel trittico, che raffigurano gruppi di persone alle prese con enormi frutti, ma due sono quelle che i protagonisti cercano di ricreare. La prima immagine, sempre raffigurata nel lago, vede un gruppo di persone riunite in cerchio attorno ad un enorme grappolo d'uva. La seconda, raffigurata in basso a sinistra, ci mostra la donna seduta che assapora l'anguria, mentre dietro a lei si nota un'altra persona con una strana creatura (un ibrido tra un frutto e un animale) sopra la schiena.


8) IL ROSPO
Nel film: sullo sfondo Venezia, in primo piano un grosso rospo all'interno di un vaso di vetro, che viene trasportato in traghetto verso l'appartamento dei protagonisti (immagine dal forte impatto surreale). L'animale serve per realizzare una scena presente nell'inferno musicale. Claudia, sul letto, con il rospo che le passeggia tranquillamente sopra il corpo nudo.
Nel quadro: l'immagine è raffigurata in basso a sinistra. Una donna in stato d'incoscienza, seduta a terra con un rospo sul torace, si specchia nella terga di un demone (rappresentazione del peccato di superbia), mentre dietro di lei una creatura con le fattezze da lupo le cinge la vita.


9) LO SPARTITO MUSICALE
Claudia disegna sul corpo di Chris le note di uno spartito, che copia con precisione da un immagine raffigurata nell'Inferno Musicale.


3 commenti:

  1. Il 18 maggio 2012 a Roma, presso il Cinema Sala Trevi, verrà proiettato il film 'Il Giardino delle delizie' di Lech Majewski, in presenza del regista, alle ore 20.30. Il film sarà in originale con sottotitoli italiani e è inserito nella rassegna 'Sei film sull'amore', organizzata dall'Istituto Polacco di Roma in occasione del Festival Corso Polonia. Sei film sul tema di grandi maestri del cinema polacco il 18 e il 19 maggio al Cinema Trevi: oltre a Majewski, Kieslowski, Has, Konwicki, Morgenstern, e Wajda.
    Per informazioni: www.istitutopolacco.it

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  2. film stupendo e intriso di un fluido poetico che ristora gli occhi e l'anima .. grazie per aver confrontato le assonanze tra le scene e i dettagli presenti nell'opera di bosch, a volte la genialità richiama altra genialità. Majewski è fuori da qualsiasi canone preventivato, ogni suo film richiede una concentrazione di sguardi e profondità che non è possibile riservargli semplici commenti da cinefili

    (sono d'accordo con te, la mancata distribuzione sul mercato italiano è un segno di profonda debolezza, un'evitabile dichiarazione di resa che come spesso accade abbassa il livello culturale del nostro paese)

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    1. Grazie a te per il tuo commento!
      E' sempre un piacere sapere che in giro per il nostro paese, dopo tutto, c'è ancora qualcuno che apprezza un certo tipo di cinema e arte.

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