18.5.11

AWAKENING OF THE BEAST


Brasile
1970
94 minuti
color, BN
1.66:1




Terzo film della prima trilogia dove appare il personaggio di Zè do Caixao, iniziata nel 1963 con A Meja Noite Levarei Sua Alma e proseguita nel 1966 con Esta Noite Encarnarei to deu Cadaver. In questo terzo capitolo (il migliore della trilogia) Marins divide il film in due parti: una prima, girata in bianco e nero, dallo stampo puramente exploitation, mostra i comportamenti alquanto bizzarri di una serie di persone sotto l'effetto di sostanze stupefacenti: una ragazza si mette a fare uno spogliarello davanti a tre anzianotti (con tanto di "pissing" finale in un classico vaso da notte), un'altra ragazza, durante una festa hippy che si conclude in un'orgia di sangue, viene violentata e uccisa con un bastone, una madre perversa osserva la propria figlia che amoreggia con un uomo, una giovane donna è preda di allucinazioni animalesche (un maiale, un cavallo) mentre viene insidiata dal ripugnante titolare di un'agenzia...
Uno studioso è interessato a compiere sui soggetti degli esperimenti per poi documentare il tutto su un libro, e così mentre proietta in una sala docenti le bizzarre immagini ricavate dai suoi studi, sottopone alcuni filmati anche all'attenzione del regista stesso (Mojica Marins), per far emergere la figura di Zè do Caixao. E in questo modo metacinematografico parte la seconda parte del film, e come per la sequenza della discesa all'inferno in Esta Noite...Marins sceglie il colore e catapulta i personaggi visti finora e lo spettatore nel suo calendoscopio di incubi, visioni psichedeliche dai colori sgargianti, blu, rossi, verdi, virate in seppia che fanno da contorno a torture, mutilazioni, sadomasochismo, ecc..
L'inferno plasmato dal regista è ancora migliore di quello creato precedentemente, con una serie infinita di situazioni e scene memorabili: la testa volante, la cordata di schiavi in processione legati da catene, con relativa sodomizzazione di una ragazza, il tizio con teste mozzate sulle braccia, i sederi con le facce dipinte. In mezzo a questa allucinante bolgia di visioni infernali, il diabolico Zè appare, scompare, per poi riapparire all'improvviso come un'illusionista, scaglia malefici contro le sue vittime per farle sprofondare ad ogni colpo sempre di più in quell'abisso infernale di torture e perversioni. Cammina sopra i corpi distesi a terra, i corpi di quelle povere anime ormai dannate e ride, con quel suo ghigno beffardo ride della sofferenza che dilaga sotto i suoi occhi, quel mondo di sofferenza da lui creato apposta per seppellire in eterno i reietti della società.  
Awakening of the Beast ha molti punti in comune con O Estranho Mundo de Zè do Caixao, uno dei migliori lavori di Marins, nonchè uno dei suoi film più estremi e che il regista diresse due anni prima di questo (nel 1968). O Estranho Mundo.. non fa parte della prima trilogia ed è composto da tre episodi nel quale il personaggio di Zè appare solo nell'ultimo... Ne parleremo.

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